Back in Amsterdam, after two long days offline!
A problem is arising: i have this post in mind since my last night in Milan. I have been thinking of it in italian. And now, like a toilette flush, italian is washed out of my brain (that jelly thing behind my eyes), and i feel like writing in english. I have a moment of doubt: what shall i do? I will refer to facts that happened in italian, and i would like someone, who does not speak english, to read this post. For a few seconds, i cannot decide. What kind of IBRIDO will this diary be? Is it a good idea to mix two languages in the same post? I stand up, flush the toilette again, trying to get inspired by it. I understand i will not decide. I sit down. I start writing. It is in english, my spaghetti english ;p
Soltanto una persona ha letto questo diario davanti a me. Ahahaha. "Che ne pensi che ne pensi che ne pensi???" … "Eh, paura del sesso?" … "Hai detto sesso?" … "Si ma…"
Insomma, no, non sono insicura, sono in loop, come sempre poco prima di un viaggio, un ritorno. Torno a casa. La mia stanza mi aspetta gelida, non riscaldata. Gioisco tra me del buco nell’ozono (molto amato dagli squatters europei) e penso a cio’ che mi aspetta… E’ tutto molto bello, molto interessante, molto complicato. Come me. Un po’ troppo forse.
E allora aleggio nella tua stanza/casa seguendo il ritmo della musica che mi suona in testa. La tua playlist non mi piace. Il tuo tango, al momento, non ci sta. La notte avanza e noi continuiamo a trafficare, io bevo acqua e tu vino, parliamo di questo e quello, una installazione un video uno scritto, e qualche storia personale. Mi mostri il blog di tua figlia. Io mi metto il maglione.
"Perche’ ti copri?"
Ho freddo, e inoltre mi sento completamente nuda. Questo pensiero non diventa parola. Non voglio istigare: la nudita’ non e’ un concetto fisico, ma un processo spirituale. Mi sento sempre nuda la prima volta che mostro un lavoro a qualcuno. E tu hai visto un video inedito, qualcosa che non aveva ancora mai superato la barriera dei miei occhi. Mi hai detto:
"Questo e’ un lavoro bellissimo, e ti ho gia’ detto troppo".
L’arte e’ incredibile, mi spoglia. E mi completa. Senza quella, sarei rovinata. Hai capito, hai capito tutto al volo: vedi le connessioni, le potenzialita’, gli sviluppi.
La notte prosegue, le sostanze finiscono, e’ forse ora di andare. Sicura? Si :D
Decidi di mostrarmi qualcosa, inizi a cercare tra pile di libri, dentro ad un armadio…
Aspetto fiduciosa, e… "Ce l’ho, ce l’ho" dico eccitata!
Che bello, non puoi capire quanto sia stato importante per me questo favoloso libro di Phoebe Gloeckner, pubblicato in Italia dalla TOPOLIN!
Mi rilasso, vado via.
Il giorno dopo rileggo l’intero fumetto, e nella notte, durante i miei deliri da insonne, le storie di Phobe sono ancora con me, mischiate alle mie, agli altri…
Parto.
Infilo in borsa un altro pezzo di me, un oggetto da collezione.
In questa vita di viaggi, separazioni, scoperte e mancanze, e’ ancora importante il feticismo, il conforto di cio’ che conosciamo, che ci ha formati… Il potere della memoria tangibile, le nostre estensioni materiali.
blablablablablabla