Terra di Mezzo

Last Sunday i was traveling between Holland and England on a beautiful boat by Steina Lines. I had a very confortable room, room 9/11, by chance. Everything was clean and i was very tired i felt like i was dreaming the huge empty port and the elegant boat full and the old people and the couples. To be sure i was awake i drunk 2 dark beers, then i slided in bed. I kept waking up very often because somehow i was afraid to oversleep the arrival in England and to remain alone in the boat, trapped in the middle of the sea, or something like that. But i had some dreams, this is one:

I was arriving in a strange small island situated in the middle of the sea, between Holland and England. I had a bike and a house, and everything was a mix of the two countries, sky, food, people, houses. My parents came to live there with me, and i was so happy i had the possibility to share some time with them. My mum was speaking english to me. I often dream to talk to her, sometimes in english.  

Journeys into the Bright World

 

Workers in my room

Few days ago i was dreaming myself entering into my bedroom after a bath: there were workers throwing all of my stuff out of the window inside a container, smashing it into general kipple.

Maybe i was inflenced by this:

my_house_in_a_nutshell.

Star Hawks

Sometimes i feel sliding to different dimensions. I am not sure the real tangible world is the most important life we live. I think we can achieve fundamental acts in the realm of disappearance. I started to write dreams to inspect parallel shades of existence. Another curiosity i had was: what is it happening on the very moment we fall asleep? What is the conjunction triggering different states of consciousness?
I partly answered the second question; i have an answer which is good for me, and it is such a commonplace… I will share this information, one day.
For long years i have been writing dreams. No Freud, no Christmas daddy. Psychology is uninteresting to me, must be enough the consciousness of a border line, might be presumptuousness. Yes, i am crazy, and i presume there is more. Wiling to understand, i started to look upon the line. Here is my first oneiric-book:

I copy some fragments, the text is not edited, the syntax and grammar are peculiar of a drowsiness, half asleep writing style.

"N. faceva comparire la scritta "Ti amo all’istante" su una lavagnetta di una cucina (televisiva).
Sotto c’era un malinteso.

Sogno paurosissimo con streghe e donne dalla faccia sformata ed occhi cerchiati di viola. Troppo spaventata per raccontare. Tornata a dormire.

Paesaggio montano e mezzo nevoso. Con Sandro si voleva sciare, c’era anche lo sciamano e poi arrivava a Milano la Rosi da outsider con due grosse borse sotto gli occhi. Prima andati su specie di skilift, ai bordi della strada vendevano bellissimi baracchini frutta fresca. C’era la Joe, io attraversavo il ponte per mettere gli sci e pensavo ai miei scarponi e monboot che forse chissa’ dove sono. Gli oggetti magari non han mai cambiato il loro posto. Selene mi aiutava, con lei si parlava per via telepatica. Prima di queste montagne mare magico e isole. La Rosi era nella cucina di Milano e diceva di sentirsi stanca perche’ non era abituata ad essere a Mi da straniera e con tanti cilum.

Anto diceva dai andiamo dal parrucchiere io no dai poi non so lei ma paga mamma io si ma guarda i miei capelli come son messi non si sa tutta piena di psoriasi mi posso gettare.

In qualsiasi momento avrei potuto salvarmi
la tensione all’autodistruzione
fino a perdersi completamente

Il nulla inganna il nulla attrae

"mai sentita cosi’ bene, mai trovato
tanto sana"

Sono cose serie!!

Elisa e Francesca di via del Borgo a tavola con me Ilaria Anto Alessandro.
Si parla di Ale e di come sta e mangia, Francesca dice: "Io con lui ci ho scopato e mi e’ piaciuto", Elisa aggiunge "Anche Eleonora ha scopato con un sacco di uomini"
Io inizio a rovesciarle in faccia tutto cio’ che trovo sul tavolo.
Poi penso che servire un piatto di minestra con dentro sciolto uno stronzo e’ assai poca cosa.Fase prima in una stanza grande sta per arrivare gente per Rave fiesta c’e’ mamma e S.
Io guardo da vicino S. e vedo che sta bene ma le sue rughe del viso hanno un che di profondo. Mi dicono che manca una persona se posso suonare io, io accetto ma non ho il costume adatto. In una sala da pranzo sconosciuta con poster su omeopatia io guardo. C’e’ una specie di zia Rosanna che mi disturba. Ilaria dice che loro dovrebbero dormire di piu’. Ogni notte vanno a letto alle 3.

La scrittura e’ simile alla telepatia.

La Anto la mamma e papa’ scopano tutti assieme allegramente nel bagno verde, la mamma voltata sul cesso come se dovesse vomitare e dietro papa’ poi la Anto.

Si scherzava.

Io in gita con anche la II H e qualcuno dell’accademia a guardare uno spettacolo e fare foto vedevo la C. M. sempre con minigonna di jeans bordo’ e pensavo: Cavolo non si stufa. La macchina fotofrafica io credevo al buio di averla messa a posto bene e invece no, tutto al contrario con copri obiettivo sfregiato e accesa. La metto a posto e una tipa dietro di me fa avanzare una pentax con tele obiettivo bellissimo, ma enorme. Io mi spavento dico no tienila tu io non voglio prenderlo in mano poi lo rompo e chissa’ quanto e’ costato.

Giravo diverse ore sul lago su piu’ piani con tanti terrazzi… C’era anche Cristina e una serie interminabile di miei nastri ma era quasi tutto inascoltabile.

Rispuntava il ciondolo a cornino in mezzo ai miei vestiti.

Mamma studiava psicologia e si lamentava per la paranoia. C’era una sua amica straniera che era da noi un mesetto ma che era gia’ tornata a casa e le diceva che per la storia di teatro che stavamo facendo era certo meglio in due che sola e si mancavano.

Lido Sole con mattoni e legno marrone e velluto blu. L’avevo gia’ sognato in costruzione.

Sogno velocissimo con cocaina ovunque, io con Cri e un tizio che ne offriva. Io ero a Berlino come credo di averla sognata 5 anni fa con stradoni di fango su una specie di burrone dove non c’e’ il fiume. E si arriva ad un numero che non ricordo ma famoso. Con Cristina incontriamo un tizio 5oenne amico mi pare anche di Luzifer che ha tanta coca e noi si inizia a pippare in una specie di localino smafiuz. Nel retro gira Ricky, questo bambinetto di tipo 12 anni che gira con un porta sigarette di legno enorme difficile da aprire e dentro su ogni sigaretta c’e’ scritto "don’t smoke me"; ed e’ molto piu’ grande visto dall’esterno che dall’interno. Comunque lui finisce in un letto a dover fare del sesso con una donna abbastanza giovane pure, probabilmente sono io, lui pero’ ad un certo punto comincia a sognare e i suoi sogni girano per la stanza e mi scopano loro, ometti di 30 cm, i suoi sogni pero’ continuano a moltiplicarsi alla grande, ed escono dalla stanza. C’era anche Mason di "Quando si ama" che nascondeva un bicchiere di coca in granuli sotto una tazza di bicarbonato sulla moquette sotto la finestra. Io con Ricky vedevo le cose o da fuoricampo o dal suo punto di vista.

Realta’ distorta non la voglio piu’.
Telefonavo a Natali’.

Demetrio C. parrucchiere in un attico; io e Manuela entriamo, il posto e’ figo ma io sono abbastanza orgogliosa di dire che i capelli me li sono tagliati da sola e non me li faccio fare. Manuela si ma non vengono tanto bene. Sembra un po’ Lorna ma piu’ corta. E’ tutta moquette e siamo accovacciate. Poi andiamo via, io forse ho sete allora torno e trovo nel corridoio il frigo con anche le chiavi nascoste vicino e legate con una corda. Apro il frigo AH YEAH.

Poi in qualche modo arriva Luzifer e io ancora ho addosso il suo odore. Prima ha la salopet chiara. Poi la cambia con quella nera.
Io lo amo tanto.

Obbedisco al mio comando 

July 2004 – Bosnia Herzegovina

Le streghe di un tempo non ci sono piu’. Le hanno finite mettendo un cartello nei dintorni di Napoli: "Pronunciare Strega", mi pare. Io torno in Italia, sono nei dintorni di qualche posto che potrebbe essere Milano o Bologna e incontro M., e B. e la sua amica, che dipingono in giro loro stesse vestite da fata. Io un po’ le ricordo ma nella realta’ non so. All’inizio siamo in una specie di scuola tutta spaccata, le ragazze raccontano che fanno il liceo classico ma le maestre di lettere non fanno nulla con passione. La scuola e’ un po’ diroccata o tempestata dalle bombe, non si sa. Iniziamo a camminare, siamo quattro o cinque, e usciamo.

C’e’ una specie di festa all’aperto e tanta terra e’ stata girata e rigirata. La gente sembra turbata, ma non tanto piu’ del solito. Parliamo e ci sediamo su un gradino. Siamo (tipo) nel cortile interno dietro casa di mamma e papa’. M. racconta, io gli dico che capisco bene che uno a lungo andare si rompe le palle di montare e gli suggerisco di darsi alla programmazione.
La gente era tutta dimessa, quasi un po’ come si comporterebbe (credo) se ci fosse la guerra. Vado in bagno e devo salire a lungo e scalare e passare attraverso ripidi e stretti viotti in terra per raggiungere degli specie di bacini. Tutto un po’ assurdo ma la gente si comporta come fosse normale. M. mi mostra il suo computer, pare un Game-Boy ma piu’ grosso, dice "si non e’ molto potente ma la scheda madre e’ equilibrata". Mi mostra un fumetto. Parte dalla seconda puntata. Lo guardo e inizio a leggere. Poi chiedo: "Ma la prima puntata?" Ripasso i fumetti, ce li passiamo tra noi per vedere se la prima puntata c’e’. Scompare anche la seconda. Varie cose continuano a scomparire e ne appaiono altre.

Torno a casa. Ubino davanti al cancello sembra quanto mai stupito e rincoglionito. Ci sono i miei. Io e Ubi ci abbracciamo.

This is the transcription of an hand written dream i had during a trip to Bosnia Herzegovina on July 2004. The text has not been edited.

If you want to know more, read my diary from those days! 

Oneiric

Oneiric

About dreams and other dimensions.
Every story here reported has really been dreamt and written between waking and sleeping.