Fino a qui tutto bene

Ricordo vagamente in un film, non so piu’ quale, due personaggi dialogare a proposito del baratro.
"Fino a qui tutto bene", diceva un uomo cadendo da un grattacielo, mentre i piani passavano ed il suo corpo fendeva il vuoto. 

La Città Sottile

Tu chi sei, città non città
che vivi appesa in giù alle tue corde d’aria ferma.
Travi, tubi senza dimensioni,
freddi quarzi invecchiati.
I tuoi mille ascensori di carta velina
che vanno su e giù senza posa,
nessuno che scende, nessuno mai sale.

Sottile non città che reggi tutto su niente :
ogni retta poggia su se stessa,
ogni curva su se stessa,
assurdi equilibri spostati.
Luci opache le tue rare stelle,
il tuo sole è spirato.

Che altro ti resta se non l’uomo nudo
che io vedo ogni giorno
quel pazzo padrone,
poeta o predone che vive sull’ultima trave.
Si frega le mani poi ride, o non ride…
saltella leggero
dal trave a una curva

ma oggi l’ho visto tuffarsi nel vuoto
così d’improvviso
però non so dire
se urlasse o ridesse.

Qui il vento non soffia i rumori ma c’è il silenzio
che sa scrivere nell’aria ferma.
Sottile non città fra i tuoi perenni grigi sola. 

no title

Vorrei arrivare laddove non vedo

Agonia

Girerò per le strade finchè non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino.

Sono lontani i mattini che avevo vent’anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade
ne ricordo ogni sasso e le strisce di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
a specchiarmi in vetrime. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo. Una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni:
ora è come quel pianto non fosse mai stato.

E desidero solo colori. I colori non piangono
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuno uscirà per la strada,
ogni corpo un colore. Perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò di esser io: gettando un’occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino
uscirò per le strade cercando i colori.

Cesare Pavese

 

One of my sisters sent me this poetry…

Applicare quando e’ in erezione

La cosa che odio di piu' del mio lavoro sono le application…

Una vera tortura, per chiunque. Perche' dovrei descrivere, documentare, spiegare etc etc etc?

Una volta estratto dalla confezione comprimere il serbatoio all'estremita' in modo che non vi rimanga aria… 

Sveglia alle 9, pimpante. Az, oggi devo finire quell'application. Mmm, mi vien quasi voglia di far le pulizie, piuttosto. Potrei lucidare il Chequepoint, 5 piani di casa, tanto per cominciare. Inizio a tirar dadi, cosi' per sport.

 Si desea una lubrification addicional…

Serpente

Sono prigioniera in una lingua che non e' la lingua di nessuno

The Holy Church of Ubik

A present...

Today i got this print as a present…

INTEGRATIE

Il mio carattere, con l’esperienza dell’emigrazione, e’ peggiorato.

Da una parte sono piu’ aggressiva, intollerante, con scarsa capacita’ di attenzione e spiccata attitudine a pensare che il mio interlocutore probabilmente non capira’, non sa di che parlo, la sua visione e’ limitata.
Dall’altra la mia follia congenita ha trovato uno sbocco professionale, qualche riconoscimento, un fottuto spazio ai margini del sociale. Una plausibile integrazione. Integratie.
Oggi lavoravo con un artista cinese, il computer che gli stavo settando aveva una password, a dir poco ilare: integratie. Significa integrazione in olandese, e suona troppo vicina alla parola deportatie, che e’ molto in voga nel clan della foreign police.
Ottimo, ho pensato io. Ottimo, deve aver pensato lui, che non spiccica una parola di inglese.

io_e_lui

 

Alba, prima della separazione.

 

Nello stesso fiume, invero, non e’ possibile entrare due volte

[Il dio] disperde e di nuovo raccoglie, e si avvicina e si allontana.

xname looking at eraclito in the electric bowl

Physical, virtual body mutilated, beaten up.
I read books, melancholic.

Cio’ che si oppone converge, e la piu’ bella delle trame si forma dai divergenti; e tutte le cose sorgono secondo la contesa. 

ἁρμονίη ἀφανὴς φανερῆς κρέσσων

Mi abbraccia Eraclito, lui poeta, io cojona.

Il mondo di fronte a noi – il medesimo per tutti i mondi – non lo fece nessuno degli dei ne’ degli uomini, ma fu sempre, ed e’, e sara’, fuoco sempre vivente, che divampa secondo misure e si spegne secondo misure.